Inglobati dalla Rete

Tutti noi, in un modo o nell’altro, siamo connessi alla Rete Internet tramite l’web, i social o le App. Qualcuno la usa in modo sporadico e intermittente, qualcun altro la utilizza in modo più assiduo e quasi dipendente.

In qualsiasi modo sfruttiate la Rete, non si può più nascondere il fatto che ha cambiato il nostro modo di vivere le relazioni, e il nostro modo di proporci e mostrarci al mondo sociale.

Soprattutto chi, come i teenager, è assolutamente inesperto nelle relazioni, soprattutto in quelle amorose, e deve presentare per la prima volta al mondo la propria nuova identità di “adulto”, si avvarrà di strumentazioni che possano facilitare e mediare questo arduo compito.

Ecco che entra in gioco la tecnologia, ed in particolare i social network, all’interno dei quali si ha l’enorme vantaggio di potersi mostrare in mille modi differenti e poter intrecciare mille relazioni differenti senza essere obbligati ad esporsi in prima persona, con il conseguente rischio di mostrare anche le proprie fragilità e incertezze, assolutamente normali e fisiologiche per un adolescente.

Lo schermo del computer perciò è un perfetto mediatore che permette di camuffare o nascondere le proprie “mancanze” e i propri “difetti”, o presunti tali, fisici e/o caratteriali che secondo quel ragazzo o ragazza potrebbero influenzare negativamente la propria arrampicata sociale, obiettivo ultimo di qualsiasi adolescente.

Il computer inoltre dà anche la grande possibilità di mostrarsi, anche narcisisticamente, al proprio “pubblico” nel migliore dei modi possibili, magari accentuando qualche caratteristica più popolare o ostentando sicurezza e una spiccata capacità relazionale, al sicuro nella propria cameretta dietro al computer.

In questo senso la Rete Internet ha una forte valenza narcisistica, della quale per altro è intessuta la società in cui viviamo, visto che ci permette di atteggiarci liberamente a supereroi o a top model, evitando accuratamente di fare trafelare la realtà, ovvero quelle imperfezioni che fanno parte di ognuno di noi, permettendoci di ostentare un’immagine ideale di noi stessi.

I “Selfie” sono l’esempio lampante del tentativo di far vedere la propria immagine migliore e perfetta, dove viene esaltato l’Io a discapito di tutto il resto. I “Like”, spasmodicamente ricercati sui social, celano una potente necessità di approvazione e apprezzamento, senza la quale forse si rischierebbe di sentire troppo forte l’eco dei nostri difetti, imperfezioni, difficoltà, incapacità.

Pensate a quei ragazzi che soffrono particolarmente per le proprie “mancanze” o debolezze, e che all’interno di un contesto sociale reale, soprattutto quello scolastico, si sentono estremamente inadeguati e esclusi dal gruppo dei pari. La Rete a loro offre la soluzione perfetta per un riscatto sociale, rappresenta un nascondiglio sicuro senza il quale la propria sopravvivenza sarebbe a rischio.

La Rete diviene un cantuccio all’interno del quale rifugiarsi, unica strada dove poter vivere e sviluppare la propria vita relazionale, aspetto imprescindibile per ogni adolescente. Il forte rischio però che si corre è quello di ritrovarsi un giorno “Inglobati dalla Rete”, nel senso di non poterne più fare a meno fino a sfociare in una dipendenza.

Quando si arriva a trascorrere tantissime ore davanti al computer, trascurando la propria vita relazionale, sociale e familiare, la situazione inizia a diventare pericolosa in quanto il mondo di internet rischia di sostituire il mondo reale, oltre al fatto che le relazioni all’interno della famiglia iniziano deteriorarsi.

Nel momento in cui ci si ritrova in una condizione di questo genere, per evitare che la situazione di cancrenizzi e che la vita reale per l’adolescente divenga sempre più spaventosa e sempre meno affrontabile, è cosa buona chiedere aiuto a dei professionisti. Non mi dilungherò nella descrizione di questo tipo di intervento, ma ad ogni modo è necessario un tipo di intervento multiprofessionale, e in particolare psico-educativo.

Non volevo assolutamente allarmarvi, ma credo che su alcuni rischi sia importante essere informati. Comunque ovviamente nella maggior parte dei casi l’utilizzo del computer non sfocia in una dipendenza o in un ritiro sociale, ma rappresenta una parte importante della nostra vita sociale e relazionale, integrata con la nostra realtà quotidiana.

Internet infatti credo che non abbia solo aspetti negativi, ma ne abbia molti anche di positivi, quali per esempio: accedere a molte informazioni in tempo reale, allargare la nostra vita sociale e relazionale oltre ai soliti contesti (scuola, lavoro, ecc.), aumentare in modo esponenziale la comunicazione.

Il punto credo stia nel riuscire a sfruttare questo potentissimo strumento per migliorare e facilitare la nostra vita quotidiana, senza però permettere mai che il mondo virtuale diventi una protesi insostituibile di noi stessi o un vero e proprio sostituto della nostra vita reale.

Per mondo virtuale, o mondo immaginario, non intendo ovviamente solo il computer, ma anche il cellulare, i videogames, i film, i fumetti manga, in sostanza tutto ciò che rientra nel campo dell’immaginazione.

Questo mondo non è sicuramente da demonizzare, infatti in un certo senso alleggerisce la fatica della vita di tutti i giorni, ci protegge da un mondo reale a tratti spaventoso e pericoloso, e da un certo punto di vista ci allena, soprattutto in campo relazionale, per poi meglio affrontare la realtà.

Non è quindi proprio tutto da buttare via o da stigmatizzare come portatore di sofferenze o dipendenza, ma come tutti gli strumenti bisogna imparare ad utilizzarlo nel modo giusto, adeguato e integrato alla nostra vita, affinchè non diveniamo noi gli strumenti della Rete.

In conclusione è assolutamente utile e auspicabile utilizzare e sfruttare la Rete internet per renderci la vita più agevole e per rimanere connessi al mondo che ci circonda, ma allo stesso tempo dobbiamo sempre fare molta attenzione a non rimanere incastrati nel web o fagocitati da uno strumento di cui rischiamo di non poterne fare più a meno.

2018-08-31T08:13:54+00:00