La fobia

La fobia è una paura estrema, irrazionale e sproporzionata per qualcosa che non rappresenta una reale minaccia e con cui altre persone si confrontano senza particolari problemi.
Chi ne soffre, infatti, è sopraffatto alla semplice idea di venire a contatto con ciò che gli procura queste reazioni, che si tratti di un animale (il più delle volte innocuo), come un piccolo ragno o una lucertola, o di un’azione, che lasciano indifferenti la maggior parte delle persone.

Le persone che soffrono di fobie si rendono perfettamente conto dell’irrazionalità della propria paura, ma non riescono a controllarla.
La tendenza ad evitare tutte le situazioni o condizioni che possono essere associate alla paura, sebbene riduca sul momento gli effetti della fobia, in realtà costituisce una micidiale trappola: ogni evitamento, infatti, conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo.
Tale spirale di progressivi evitamenti aumenta la sfiducia nelle proprie risorse, ma anche la reazione fobica della persona, al punto da interferire significativamente con la normale routine dell’individuo, con il funzionamento lavorativo o scolastico oppure con le attività o le relazioni sociali.

Le principali spie di una fobia sono:

  • una paura sproporzionata rispetto al reale pericolo dell’oggetto o della situazione
  • l’impossibilità di controllarla con spiegazioni razionali, dimostrazioni e ragionamenti
  • supera la capacità di controllo volontario che il soggetto è in grado di mettere in atto
  • il ricorso all’evitamento sistematico della situazione-stimolo temuta
  • il perdurare per lungo tempo senza risolversi o attenuarsi
  • un certo grado di disadattamento per l’interessato
  • il riconoscimento da parte dell’individuo dell’irragionevolezza della paura, e non è dovuta ad una effettiva pericolosità dell’oggetto, attività o situazione temuta
2018-08-08T09:05:36+00:00