Tentato suicidio

Esiste la convinzione che la crisi suicidale abbia una base psicopatologica, ma in realtà per pochi ragazzi la psicopatologia è la causa del tentativo di suicidio. La maggior parte dei ragazzi sono ottimi studenti inseriti nel contesto sociale e esenti da sintomi psichici.
Si tende a pensare che non possa esistere un desiderio di morte negli adolescenti poiché dovrebbero essere solamente esuberanti e felici. In realtà il pensiero del suicidio è largamente diffuso nei giovani, infatti molti dei loro gesti si presentano talvolta come degli equivalenti suicidali.
Gli adolescenti sono dei debuttanti nella gestione del dolore. Quando soffrono il loro dolore è senza riparo e mediazioni, e sono costretti a trovare soluzioni drastiche, come gettare nel corpo il proprio dolore.
Nei comportamenti a rischio si assiste sempre a un duplice movimento:

  • Mettere a repentaglio la propria esistenza come se essa non fosse importante, come se ci fosse un disprezzo per la vita
  • Un’enorme fiducia nei propri mezzi e nella propria natura permette di sottoporre se stessi a rischi gravi con perfetta incoscienza

Nella maggioranza dei casi prima di un tentativo di suicidio si assiste a un lungo intrattenersi del soggetto con fantasie via via più organiche e pericolose che consolidano la prospettiva suicidale come via d’uscita immaginaria rispetto ad una crisi. Queste fantasie sono coltivate nel segreto, infatti i ragazzi non le comunicano quasi mai direttamente agli adulti.
Il trauma di questi ragazzi deriva dalla relazione con il futuro, infatti spesso sentono di essere rimasti senza futuro, senza progetti, con la crescita bloccata.
Per il soggetto suicida muore innanzitutto il futuro, o meglio la prospettiva del futuro diviene talmente angosciosa che proprio da essa occorre evadere. Il suicidio si presenta come una fuga.
L’esperienza imminente del futuro provoca un insopportabile dolore psichico talmente alto per cui, pur di uscire dal vicolo cieco, diventa pensabile anche la progettazione della propria morte.
Il gesto suicidale si presenta quindi come l’esito coerente di un pensiero che produce un dolore psichico insopportabile.

2018-08-08T09:31:17+00:00